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- Senza radio.
Per un anno mezzo sui cinque anni di amministrazione Salvetti-PD le e gli agenti della Polizia Municipale non hanno avuto la disponibilità dell’utilizzo degli apparecchi radio che hanno in dotazione. Lo abbiamo appreso mediante un accesso agli atti. La normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro assegna al datore di lavoro la responsabilità della sicurezza dei lavoratori. Il sindaco Salvetti ha ricoperto e ricopre nuovamente questo ruolo nei confronti dei dipendenti del Comune di Livorno con tutte le responsabilità che ne conseguono, avendo anche la delega alla Polizia Municipale, nella quale nessuno poteva utilizzare i collegamenti radio, compresi i quaranta lavoratori neo assunti. Questi dipendenti svolgevano il loro lavoro disconnessi dai loro colleghi e dalla centrale operativa, senza possibilità di collaborazione e ausilio sul territorio comunale nei compiti delicati e impegnativi a cui devono attendere. Avevano in dotazione delle radio non utilizzabili, non funzionanti mentre operavano arresti, facevano posti di controllo, eseguivano sfratti, interventi antidroga, rilievi di sinistri stradali, trattamenti sanitari obbligatori etc. Tutto questo, per la manifesta negligenza del loro datore di lavoro. Stupisce che in un arco temporale così lungo, dei sindacati la sola UIL abbia sollecitato per iscritto il sindaco, riguardo al tema, mentre la CGIL, che ha la maggioranza assoluta nella RSU, non sembra abbia dato alcun riscontro in merito. Un anno e mezzo privi di radio senza accennare a uno sciopero. Nel 2019 il sindaco Salvetti-PD dichiarò finita l’”epoca dei curriculum” perché avrebbe individuato i suoi collaboratori col feeling, sulla base della loro “luce negli occhi”. Ecco, Annalisa Maritan, comandante della Polizia Municipale risulta essere stata pure Responsabile Mobilità del PD Livorno. Probabilmente, l’avrà individuata per una “questione di feeling”, come cantava Riccardo Cocciante. La Comandante Maritan, si è mostrata talvolta reticente rispetto a informazioni che il M5S Livorno ha richiesto circa costi e organizzazione della struttura della Polizia Municipale, adducendo deboli motivazioni che appaiono, oggi, ulteriormente allarmanti. Va letto come atto di sfiducia verso la Comandante l’annuncio della nomina di un security manager che curerà il rapporto tra la giunta, la Polizia Municipale, la Protezione Civile? E lei, di cosa si è occupata se non di questo come dirigente apicale protempore della Polizia Municipale e della Protezione Civile, da € 130.000 di stipendio annuo, il cui contratto terminava col precedente mandato? Oggi, la giunta Salvetti-Viviani-Raspanti-Cepparello-PD cerca 19 nuovi dirigenti. Individuerà il successore di Annalisa Maritan sempre col feeling? Infine, cosa ne pensa il nuovo “security manager” di tutta questa situazione?
- CLAUDIO MARABOTTI SINDACO , SOSTENUTO DAL M5S A ROSIGNANO
Complimenti a Claudio Marabotti, neo eletto Sindaco di Rosignano e a tutta la squadra che lo ha sostenuto: Movimento 5 Stelle, Rosignano nel Cuore e la lista civica “io voto – io vinco”. Auguri di buon lavoro ad un gruppo che ha fatto un lavoro straordinario, che ci rende orgogliosi. Rosignano ha deciso di sterzare, di cambiare rotta e lo farà con delle belle persone, competenti e determinate. Siamo felicissimi per il nostro coordinatore provinciale Mario Settino e per tutti gli amici del Movimento 5 Stelle di Rosignano che, dopo anni di impegno coerente sul territorio, si meritano alla grande questo risultato!
- I risultati elettorali a Livorno
Ci siamo presi una settimana per riflettere sui risultati elettorali che sono inequivocabili e che per noi devono segnare un cambio di passo nell’affrontare tutte le questioni che ci stanno a cuore, per il bene della città. Il calo di voti del nostro Movimento balza agli occhi con 8000 voti in meno rispetto alle elezioni comunali del 2019, fermandoci stavolta poco al di sotto l’8%. Alle europee abbiamo totalizzato il 12,33%, la percentuale più alta in Toscana e al di sopra della media nazionale, ma sempre troppo poco per dirci soddisfatti. Abbiamo iniziato a studiare gli andamenti in diverse sezioni cittadine: il nostro Movimento, assieme alla coalizione e a Valentina Barale, tiene nei quartieri dove abbiamo lavorato meglio e fa un risultato insufficiente laddove c’era evidentemente bisogno di maggiore impegno: segnale che la spinta nazionale conta, ma che se ci si impegna in modo puntuale nei territori, alcuni risultati si vedono. Facciamo buoni numeri in Corea, a Shangai, in zona Stazione, in Venezia, alla Scopaia. Il ritorno del bipolarismo ci ha penalizzato così come l’alta astensione, ma probabilmente non siamo stati in grado di spiegare bene il nostro progetto per la città, di raccontare bene quella coalizione in cui abbiamo creduto tanto e che ha portato a ciò che è stato definito un “passo indietro” nel sostenere la candidatura di Valentina Barale, anziché una candidatura di bandiera. Una scelta che non rinneghiamo, ma che probabilmente non è stata compresa da un pezzo del nostro elettorato. Ricominceremo a lavorare dai quartieri più periferici e dal centro città, abbandonato a sé stesso, ascoltando gli ultimi e anche tutte quelle persone che hanno deciso di non andare a votare. Rivoluzioneremo il nostro modo di fare opposizione, lavorando maggiormente fuori dal Comune, portando poi le istanze ascoltare sui territori nell’aula consiliare grazie al lavoro dei nostri neo eletti Stella Sorgente, Francesco Belais e Andrea Morini. Riconosciamo che Luca Salvetti ha saputo rappresentare un sistema livornese di potere, istanze ed interessi tale da garantirgli un elezione al primo turno, grazie anche al tracollo di elettori. Dalle prime analisi dei flussi elettorali che abbiamo potuto leggere, abbiamo notato come un quarto degli elettori che hanno votato Fratelli d’Italia alle Europee hanno poi votato Salvetti alle comunali: un caso unico in Italia in cui parte della destra sostiene il centrosinistra al primo turno, che si può spiegare solamente per i comuni interessi di un sistema che vede uniti centrosinistra e centrodestra attorno alle stesse logiche di potere. Siamo certi che in Consiglio comunale scopriremo esattamente quali siano le vere motivazioni che hanno portato a questo risultato. Ringraziamo Valentina Barale per l’impegno eccezionale e tutta la coalizione per il lavoro svolto, nella convinzione di poter continuare a lavorare assieme per il bene comune, fra i banchi del Consiglio, ma soprattutto fuori.
- 26 maggio 2014 - 26 maggio 2024. Dieci anni fa, oggi.
Il 26 maggio di 10 anni fa si aprivano le urne del primo turno delle elezioni comunali nella nostra città e l’esito fu una grande sorpresa per tutti: Nogarin e Ruggeri andavano al ballottaggio. Due settimane dopo si raggiunse un risultato storico per Livorno che, prima di quel momento, era stata governata interrottamente per decenni dallo stesso colore politico, anche se sempre più sbiadito nel corso del tempo. Il nostro Movimento vinceva al secondo turno con il 53% dei voti, spodestando il Partito Democratico. Da quel momento sono successe tantissime cose: abbiamo avuto la nostra prima esperienza di governo e poi 5 anni di opposizione. Prima del 9 giugno 2014 non avevamo mai messo piede in Consiglio comunale, se non come comuni cittadini ad ascoltare delle sedute al di là della balaustra. Nonostante l’inesperienza iniziale, grazie alla grande energia del Sindaco, della giunta e di tutto il nostro gruppo, abbiamo raggiunto enormi risultati, come il salvataggio di AAMPS o il nuovo Piano Strutturale, che delimitava il perimetro urbano, stoppando il consumo del territorio. Naturalmente abbiamo anche fatto errori e abbiamo avuto modo di riflettere su questi: a volte ci siamo chiusi nei confronti di alcune parti della città, troppo impegnati nel difenderci dai sistematici attacchi che frange di potere costituito ci riservavano quotidianamente. Abbiamo a volte sbagliato modalità e stile di comunicazione, non facendoci comprendere in modo adeguato dalla città. Essendo umani, in soli 5 anni di governo pensiamo non fosse comunque oggettivamente possibile cambiare tutto quello che avremmo desiderato e certamente in certi settori volevamo fare di più. In 10 anni abbiamo però sempre conservato la nostra coerenza, mantenendo l’asticella alta e non scendendo ad impossibili compromessi con chi, in città, risulta ancora irrimediabilmente attaccato alle stesse logiche di mantenimento del potere e delle poltrone. Abbiamo molta più esperienza rispetto a quel 26 maggio di 10 anni fa e siamo stati in grado di crescere e di aggregare. Sulla nostra strada abbiamo incontrato forze politiche con le quali abbiamo trovato convergenze naturali che ci hanno portato a formare l’alleanza del Primo Polo per Valentina Barale sindaca, anche con persone e gruppi politici con i quali un tempo non sarebbe stato possibile un accordo e un vero progetto per la città. Abbiamo saputo lasciare spazio ad una candidatura nuova e non di bandiera, ma completamente in linea con il nostro pensiero, senza compromessi, accordi sulle poltrone o vecchi schemi di potere. Il nostro è stato un contributo fondamentale per la costruzione di una grande coalizione di 6 liste, che ci rende orgogliosi e che ci sta consentendo di evolverci, mantenendo allo stesso tempo saldi i nostri principi. Crediamo che, a 10 anni di distanza, un nuovo ballottaggio sia possibile. Torneremo a governare, ma questa volta non lo faremo da soli. Ma con Valentina Barale Sindaca, Buongiorno Livorno, Città Diversa, Livorno Popolare, Prospettiva Livorno e Rifondazione Comunista.
- Di fronte allo spregio per la democrazia, ricorriamo al TAR
Interveniamo per prendere posizione rispetto alla grave forzatura portata avanti dal Pd livornese che ha impedito il regolare svolgimento della discussione sul Piano operativo nel Consiglio comunale, chiaramente normata dal Regolamento consiliare, impedendo ai consiglieri di fare dichiarazioni di 3 minuti su ogni emendamento presentato alla delibera in discussione. Un atteggiamento autoritario ed arrogante quello del partito di maggioranza, il quale aveva già impedito precedentemente al gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle livornese di illustrare tutti i 200 emendamenti presentati, per poi provare a trovare un impossibile accordo con le opposizioni su una violazione del regolamento. Questo ha portato ad una reazione scomposta da parte di due consiglieri del centrodestra che hanno occupato i banchi della presidenza del consiglio comunale. Come M5S non condividiamo questa azione ed infatti i nostri consiglieri non hanno seguito quelli del centrodestra in quella forma di protesta. Respingiamo al mittente quindi le accuse di chi, per coprire le proprie figuracce istituzionali, vorrebbe associare la nostra posizione politica a forze di destra che niente hanno a che fare con noi. Non era possibile però legittimare una palese violazione del regolamento comunale e quindi il Movimento 5 Stelle ha deciso di uscire dall’aula assieme a tutte le altre opposizioni, recandosi dal Prefetto per chiedere un suo parere su quanto stava accadendo. Se tutte le opposizioni, da Potere al Popolo a Fratelli d’Italia, hanno ritenuto opportuno chiedere il rispetto delle regole democratiche, la maggioranza PD si dovrebbe forse porre qualche domanda. Ad ogni modo, visto come si è svolta la vicenda, saremo costretti, per la seconda volta in questa consiliatura livornese, a ricorrere al TAR. C’è da sottolineare che, nonostante la forzatura e il mancato rispetto delle regole che ha generato il caos in Consiglio comunale, la maggioranza PD non sarà in grado di arrivare ad approvare in via definitiva né il Piano Operativo, né il Piano Strutturale. Ma la cosa più grave di tutte secondo noi è il fatto che, con queste azioni antidemocratiche, seguite da brutti spettacoli, si distolga l’attenzione dei cittadini dalla cosa più importante, cioè che i piani urbanistici previsti dalla maggioranza prevederebbero oltre 43 ettari di nuove edificazioni nel nostro territorio, con un livello di consumo del suolo intollerabile. Scelte politiche che purtroppo fanno il paio con i ripetuti attacchi perpetrati anche in Consiglio regionale a danno della Legge Marson: una legge avanzatissima contro il consumo del suolo che, come M5S, abbiamo sempre voluto tutelare. Proteggendo il suolo e salvaguardando la democrazia proteggiamo noi stessi e i nostri concittadini. Andrea Quartini- deputato M5S, Irene Galletti- Coordinatrice M5S per la Regione Toscana e Capogruppo in Consiglio regionale, Mario Settino-Coordinatore M5S per la Provincia di Livorno, Stella Sorgente-Capogruppo M5S in Consiglio comunale, Alessandra Rossi-Rappresentante Gruppo territoriale M5S Livorno
- PROSPETTIVA LIVORNO CON IL M5S A LIVORNO NEL 1° POLO
Ultima ad aggiungersi ma non per questo meno rilevante, la lista civica Prospettiva Livorno e il M5S a Livorno partecipano alla coalizione 1° POLO. Il contributo dello spirito civico che i suoi sostenitori sapranno dare, completa un assortimento di idee e sensibilità che garantisce alla coalizione equilibrio e innovazione alla proposta politica per i cittadini di Livorno alle elezioni amministrative 2024. La diversità delle componenti che la coalizione 1°POLO riesce a offrire è sinonimo di ricchezza di proposte e attenzione verso tutti i cittadini. Siamo molto felici di proseguire questo viaggio con tanti amici e amiche con cui condividiamo idee, sensibilità e obiettivi, insieme. Vogliamo esprimere il nostro personale apprezzamento per Carlo Mazzerbo che ha saputo sacrificare la propria candidatura dando un grande valore al senso di coalizione di cui Valentina Barale ha saputo interpretare il ruolo di garante per tutti, al meglio.
- Livorno Popolare con il M5S a Livorno nel 1° POLO
La lista civica Livorno Popolare si aggiunge con il M5S a Livorno alla coalizione 1° POLO per le elezioni amministrative del 2024. I suoi componenti hanno contribuito dentro e fuori dal Consiglio comunale a combattere contro la tracotanza del PD e di Salvetti, condividendo temi e desideri che ci accomunano in favore dei cittadini livornesi. La sensibilità che rappresentano sarà preziosa nella coalizione del 1° POLO. Siamo molto felici che la coalizione si arricchisca della loro presenza.
- Città Diversa con il M5S a Livorno nel 1°POLO
Il 18 maggio 2009 Beppe Grillo era in Piazza Cavallotti a sostenere il candidato sindaco Marco Cannito per la lista civica Città Diversa. Il M5S nascerà il 4 ottobre 2009. La lista civica Città Diversa si ritrova con il M5S a Livorno nella coalizione 1° POLO per le elezioni amministrative del 2024. Siamo molto felici di proseguire questo antico percorso condiviso, insieme.
- 200 EMENDAMENTI CONTRO LE COLATE DI CEMENTO PD
Presentati 200 emendamenti al Piano Operativo per proteggere il nostro territorio. $alvetti, Viviani e il PD vorrebbero occupare con nuovo cemento ogni metro quadro di suolo permeabile del nostro Comune. Per questo abbiamo presentato 200 emendamenti con i quali chiediamo di fermare la messa a sacco della città. Dalle colate di cemento al Nuovo Centro, in virtù di convenzioni risalenti a 12/13 anni fa e che potrebbero essere riviste, all’insediamento industriale a Vallin Buio, riesumato dalle amministrazioni Cosimi, fino al Cubone e a tanto nuovo residenziale, commerciale e turistico/ricettivo fra Montenero, Antignano e Quercianella. Nuove costruzioni che si andrebbero ad insediare anche in zone ad alta pericolosità idraulica e pure al Nuovo Centro, laddove anche il Comitato Alluvionati aveva chiesto una moratoria che fermasse i nuovi insediamenti urbanistici almeno fino a che non siano terminati tutti i lavori di messa in sicurezza non ancora ultimati e non si sia chiarito il reale dimensionamento e la funzionalità delle casse di espansione del Rio Maggiore, sulle quali è stato presentato un esposto da parte loro. Vi ricordate poi il progetto per nuovi impianti sportivi con piscina (per corsi di formazione nautica) all’Arena Astra fortemente richiesti da una società capitanata da una dirigente di Fratelli d’Italia e riportati puntualmente nel Piano Operativo? Dopo la nostra conferenza stampa in merito, fatta per segnalare un potenziale conflitto di interessi all’interno del Piano Operativo, $alvetti si è accorto forse di aver esagerato con i “dettagli tecnici” ed ha accolto una osservazione del Movimento 5 Stelle, togliendo il termine “piscina” per lasciare spazio al più generico “impianti sportivi”. Nella scheda del Piano operativo, che è stata modificata seguendo le nostre osservazioni, si afferma però che il termine “piscina” era solo un “refuso”. Dopo una minaccia di querela dall’ex segretario di Fratelli d’Italia e la risposta piccata di $alvetti, non solo non ci è giunta alcuna querela, ma $alvetti ci ha dato pure ragione. Abbiamo comunque presentato emendamenti anche per correggere la scheda sull’Arena Astra perché i refusi (quelli veri) erano rimasti. Abbiamo anche proposto una serie di emendamenti per evitare che volumi residenziali previsti al Nuovo Centro vengano scaricati su Via Irlanda e Via Inghilterra, mangiando ulteriori aree verdi. Dopo la vergognosa vicenda del Cubone, riversare altro cemento sul quartiere Scopaia è inaccettabile: quel quartiere non deve essere la discarica delle operazioni immobiliari fallite dei soliti noti! Così come è stato ribadito che non sia assolutamente accettabile che in un’area come quella del Cisternino/Pian di Rota, estremamente sensibile dal punto di vista del rischio idraulico, si pensi a sviluppare una nuova zona produttiva di aziende dal “maggior impatto ambientale” in barba al principio di precauzione e alla tanto decantata sostenità ambientale. E viene spontaneo chiedersi a quali aziende dal “maggior impatto ambientale” l’amministrazione stia pensando, quesito che al momento resta senza risposta. La battaglia in Consiglio comunale si annuncia lunga e difficile ma, come sempre, lotteremo affinché si eviti un devastante scempio del nostro territorio.
- Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Il 21 marzo 2024 si svolgerà a Roma la manifestazione nazionale della XXIX edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa da Libera e Avviso Pubblico, un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione da parte della cittadinanza attiva e delle istituzioni. “Ricordiamo ed onoriamo il sacrificio di chi è stato ucciso dalle mafie così come esprimiamo la nostra vicinanza a chi è sempre in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata” dichiarano i portavoce del gruppo consiliare del M5S di Livorno, Grassi, Sorgente e Vecce. “La storia politica del M5S è densa di azioni significative a tutti i livelli contro le mafie e la corruzione nelle amministrazioni, consci che il fenomeno mafioso non è più una realtà circoscritta alle sole regioni del Sud Italia ma riguarda ormai l’interezza del territorio nazionale: la presa di coscienza del fenomeno criminale e la consapevolezza del danno che comporta nel tessuto sociale, economico e culturale del territorio sono tra i punti salienti su cui basare la lotta alle organizzazioni criminali.” “La mozione contro le infiltrazioni mafiose nel porto, approvata quasi all’unanimità (un solo voto contrario) in consiglio comunale, ed un’altra mozione, finalmente discussa poco tempo fa in commissione, sull’istituzione del Regolamento Comunale per i Beni Confiscati alla criminalità, sono gli atti presentati in questa consiliatura” continuano i tre portavoce, “ma che purtroppo oltre ad un impegno meramente formale sottoscritto, non hanno avuto un seguito sostanziale da parte di giunta e maggioranza.” “L’impegno della maggioranza ad invitare la Fondazione Caponnetto, l’Associazione Libera ed altre realtà sociali che si occupano di criminalità organizzata non è stato mantenuto affatto. Non si sono viste analisi della situazione del nostro territorio sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta e delle altre organizzazioni mafiose nelle attività portuali in particolare, né sullo sviluppo di una struttura criminale locale al servizio delle mafie, affinché le si possano prevenire e contrastare, così come ulteriori progetti da proporre alle scuole, come sottoscritto, nella mozione presentata dal M5S, dalla maggioranza” rilevano i 3 tre consiglieri del MoVimento. “Eppure una lotta alle mafie e alla corruzione,” insistono i portavoce, “non può prescindere dal coinvolgimento dei più giovani affinché quella che è una battaglia coercitiva a suon di norme e attività giudiziaria, si trasformi nel tempo in uno scontro etico, educativo e culturale: la legalità contro l’omertà, il senso di comunità e la solidarietà contro la sopraffazione e la violenza.” “Il M5S Livorno non smetterà mai di impegnarsi politicamente nella lotta alle mafie, sottoscrivendo protocolli di legalità, portando in città esperienze vissute, istituendo regolamenti specifici con tutti gli enti competenti affinché l’impegno sottoscritto nella massima forma di rappresentanza comunale sia di suggello con la cittadinanza, e al contempo mettendo in atto le azioni necessarie per creare un processo di partecipazione giovanile che, cominciando proprio e scuole primarie, possa sviluppare nei giovani cittadini di Livorno gli anticorpi idonei ad abbattere il fenomeno criminale”, concludono Lucia Grassi, Stella Sorgente e Luca Vecce.
- IL PARCO DELLA CESCHINA-Viviani
Siamo stufi del continuo ping-pong fra amministrazione 5 stelle- amministrazione PD al quale ci costringe Salvetti da 5 anni a questa parte e quindi interveniamo sulla questione “Ceschina”solo perché sollecitati da più parti. Abbiamo appreso con gioia che l’Assessora part-time ai lavori pubblici Silvia Viviani è finalmente riuscita a sciogliere il “difficile” nodo del progetto di riqualificazione del Parco della Ceschina. Progetto che naturalmente era pronto nel 2019 e già finanziato grazie al lavoro dell’ex Assessore (full-time) Alessandro Aurigi. Con 1 milione e 800 mila euro di finanziamento della giunta comunale M5S e la gara d’appalto già assegnata, 5 anni fa era praticamente tutto pronto per avviare i lavori e restituire alla città un altro bel pezzo della sua storia: un meraviglioso e grande spazio a due passi dal mare da far invidia a tante altre grandi città marittime. Ma la Viviani decide di cambiare il progetto: scelta legittima, ma siamo nel 2024, sono passati 5 anni e adesso si dichiara che “ il parco sarà pronto entro fine anno”. A noi dispiace solo per la città che ha dovuto attendere altri lunghi anni per avere accesso ad un luogo così prezioso. Nei dettagli della questione poi l’Assessora Fiorentina ha deciso di togliere il chiosco e i giochini (inclusivi): scelta anche questa legittima, ma non ben comprensibile. Dava tanta noia un chioschino come c’è in Villa Fabricotti o nel Parco Centro Città? I giochini inclusivi sottraggono prezioso terreno permeabile al pari di un “Cubone” in un’area verde alla Scopaia o di un ospedale nel Parterre? Con la definizione di “parco della biodiversità” ci pare che la Viviani voglia attuare il solito imbarazzante greenwashing caro al Pd, mentre si cementifica e si consuma il suolo nelle poche aree verdi residue rimaste in città. Ma forse siamo noi che ci sbagliamo a toccare la grande assessora fiorentina, colpevoli forse solo del reato di lesa maestà... Un’ultima cosa vogliamo dire prima di lasciare spazio alla sua ira funesta: per il torrino della Ceschina la giunta M5S aveva stanziato 300 mila euro nel 2019. Non utilizzati dalla giunta Salvetti con conseguente crollo del torrino stesso. Adesso, per recuperare il danno, di euro ce ne vogliono non più 300 mila ma 500 mila: 200 mila euro di maggiori costi rispetto al 2019. Chi paga? La Viviani? Salvetti? No. I livornesi. Foto: Livornotoday