Gruppo Consiliare M5S Livorno
30 lug 2022
Di spegnere o meno l’inceneritore si parla ormai ovunque in città, tranne che nelle sedi istituzionali.
Noi siamo assolutamente favorevoli alla cessazione dell’attività di incenerimento ma per motivi ambientali, non per questioni economiche. Abbiamo presentato una interpellanza a marzo scorso su questo tema (firmata anche da BL) e tuttavia non c’è verso di discuterne in commissione ambiente. Chiediamo a Cepparello e a Rossi di venire finalmente nelle sedi istituzionali a spiegare a noi comuni mortali che rappresentiamo i cittadini che cosa stanno pianificando.
Nel frattempo, apprendiamo dalla stampa (tanto per cambiare) le motivazioni per cui l’inceneritore del Picchianti deve essere spento entro l’ottobre del 2023.
Nei numeri presentati però l’impressione è che si vogliano sottolineare solo i costi per tenere acceso l’impianto (circa 20 milioni): costi che lo stesso Tirreno ipotizza addirittura raddoppiati rispetto ad un altro documento esistente, ma che non si intendano rendere noti i complessivi ricavi che un macchinario del genere, se ben gestito, garantirebbe ad Aamps, né soprattutto i costi in più che Aamps dovrà sostenere per mandare i rifiuti indifferenziati a smaltire altrove.
Rimane comunque il fatto grave che stanno girando dei numeri che sono ad oggi sconosciuti al Consiglio comunale e sembra pure che questi numeri siano contenuti in un documento di una ventina di pagine, consegnato ai partiti di maggioranza (e non a quelli di opposizione, sic!) nonché ai sindacati.
Qui serve dire tutta la verità ai cittadini, ovvero che l’inceneritore va chiuso perché è insalubre e perché la stessa Comunità europea ha messo al bando quelle tipologie di impianti e per fare questo dire ai cittadini che probabilmente potrà esserci un aumento della Tari, perché i rifiuti vanno caricati su dei camion, vanno mandati ad incenerire altrove e perché non si è riusciti per tempo a progettare impianti alternativi, né a mantenere il tesoretto lasciato a questo scopo dalla precedente gestione.
Ma andrebbe anche spiegato ai cittadini che la Tari potrebbe aumentare comunque perché, ci si accorge che l’impianto oggi “cade praticamente a pezzi” e che quindi anche se si tenesse aperto ci vorrebbero costose manutenzioni per il rinnovo dell’AIA e dal 2026 anche il pagamento di tasse per la produzione di C02.
Questo dovrebbe fare una Giunta che vuole amministrare la città in trasparenza e non attraverso alchimie contabili sui bilanci, facendo magari in modo che la Tari aumenti solamente dopo la fine di questo mandato elettorale, lasciando (di nuovo) il cerino in mano a quelli che verranno e che troveranno soprattutto una raccolta differenziata in netto calo rispetto al 2019.
Ci sono delle responsabilità che si sta cercando di nascondere in tutti i modi ma che, sfortunatamente per loro, sono sotto gli occhi tutti: si va a spegnere un impianto (giustamente), ma senza aver creato nessuna alternativa all’incenerimento, avendo addirittura cestinato il nostro progetto del TMB fatto nel 2019. Questo progetto, con le tecnologie attuali, poteva tranquillamente essere trasformato in una “fabbrica di materiali” che avrebbe ridotto ai minimi termini il rifiuto indifferenziato da mandare a smaltimento.
E poi il “grande classico” di questa Giunta: puntare indirettamente il dito sulla precedente gestione del M5S, ma a questo punto anche sul commissario giudiziale, sui professionisti contabili e sulle banche che avrebbero avallato un concordato con un impianto che adesso Aamps dichiara di essere in perdita!
Ma se si fosse accorto che l’inceneritore produceva perdite così nefaste, perché Salvetti non l’ha chiuso a fine 2021, come promesso e sottoscritto in campagna elettorale?
Ricordiamo che questa Amministrazione governa ormai da oltre 3 anni e non può svegliarsi adesso da un lungo torpore.
Il tempo della fuffa e delle accuse a chi c’era prima è ampiamente scaduto. Si dica chiaramente cosa si vuole fare, come lo si vuole fare ed il perché.
Noi intanto abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per avere il piano completo di dismissione dell’inceneritore con tutti i numeri annessi e connessi e chiederemo espressamente in Consiglio comunale che venga incaricato uno studio tecnico esterno indipendente scelto dalle opposizioni, che possa analizzare in maniera precisa e dettagliata tutti i conteggi presentati da Aamps.
Serve trasparenza per i cittadini e non chiacchiere, tagli di nastro e inutili medagliette appuntate sulle camicette di Salvetti.